Picchiati e inseguiti per i vicoli della Vucciria per uno sguardo considerato di troppo o scambiato per una “sfida” alla quale reagire con inaudita violenza. “Mi hanno chiesto qualcosa, ma non ricordo bene cosa precisamente. Sicuramente – racconta una delle vittime dell’aggressione, un ingegnere di circa trent’anni – ho risposto che ce ne stavamo andando. Volevamo evitare qualsiasi problema…”
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Fonte: PalermoToday.it